Visto per motivi familiari
Come richiedere il Visto per motivi familiari a Roma
Sei un cittadino straniero e devi richiedere il visto per motivi familiari? Ti stai chiedendo quali sono i requisiti necessari perché la tua famiglia di raggiunga a Roma?
La burocrazia è difficile da gestire anche per i cittadini italiani ed è molto importante farsi assistere da professionisti specializzati in diritto dell’immigrazione.
Servizi per Migranti Roma può offrirti assistenza nello svolgimento delle pratiche e assistenza in tutta la documentazione da produrre.

Cos’è il visto per motivi familiari?
Ai familiari non comunitari dei cittadini italiani o comunitari si applica il d.lgs. n. 30/2007 in materia di circolazione e soggiorno, che richiama la direttiva 2004/38/CE.
Al familiare del cittadino comunitario non si applica la procedura del “nulla osta al ricongiungimento familiare” presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione in Prefettura. Si applica la procedura per il visto per familiare al seguito presso la rappresentanza diplomatica italiana nel paese di residenza del familiare non comunitario.
I familiari che hanno diritto ad accedere al familiare al seguito con il cittadino comunitario sono:
- coniuge non legalmente separato e di età non inferiore ai 18 anni
- figli minori degli anni 21, anche del coniuge o nati fuori del matrimonio, non coniugati a condizione che l’altro genitore, qualora esistente, abbia dato il suo consenso (sono inclusi i minori adottati o affidati o sottoposti a tutela)
- figli maggiorenni a carico qualora permanentemente non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute
- genitori a carico o suoceri a carico che non dispongano di un adeguato sostegno familiare nel paese di origine o provenienza
Il cittadino italiano o comunitario si deve impegnare con lo Stato ospitante a provvedere al mantenimento economico e deve garantire anche l’alloggio, senza così gravare sulle spese dello Stato. Per entrare nel territorio italiano, il familiare straniero deve essere in possesso di un valido documento di viaggio e se si tratta di un cittadino non comunitario deve munirsi di un visto valido per l’ingresso laddove sia richiesto.
Con il messaggio n. 400/A/2013/12.337, il Ministero degli Esteri ha chiarito le modifiche introdotte al D.Lgs. n. 30/2007 che norma l’ingresso e soggiorno dei familiari extracomunitari dei cittadini UE. Questa normativa si applica anche ai familiari dei cittadini italiani.
La domanda deve essere presentata alla Rappresentanza Diplomatica/Consolare italiana all’estero, allegando la documentazione che certifica il legame di parentela con il cittadino comunitario
Documenti necessari per richiedere il visto per motivi familiari
Per la richiesta all’Ambasciata italiana è necessario presentare:
- formulario Schengen compilato (insieme a una fotografia recente)
- Lettera di invito sottoscritta dal cittadino comunitario nella quale richiede la presenza in Italia del familiare e attesta che è in possesso dei requisiti previsti dalla legge (alloggio idoneo, reddito adeguato)
- in originale e fotocopia, i certificati che dimostrano la parentela:
- Certificato di matrimonio (se il matrimonio è stato celebrato in Italia, è sufficiente presentare un certificato rilasciato dal Comune da non più di 6 mesi; se invece il matrimonio è stato celebrato all’estero, per essere valido il certificato deve essere apostillato o legalizzato, tradotto in italiano e la traduzione deve essere legalizzata presso il Consolato italiano nel paese di origine) oppure
- Certificato di nascita del figlio (se la nascita è avvenuta all’estero, il documento deve essere sempre apostillato o legalizzato, tradotto in italiano e la traduzione legalizzata dal Consolato italiano. Se la nascita è avvenuta in Italia, basta l’estratto di nascita rilasciato dal comune nel quale si verifica chi sono i genitori dell’interessato)
- Polizza sanitaria della durata di 90 giorni
- Polizza fidejussoria a dimostrazione dei mezzi di sussistenza, se richiesta.
Come richiedere il visto per motivi familiari in caso di figli minori
Se si ricongiungono i figli minorenni e si trovano all’estero, l’altro genitore (se presente) dovrà dare il consenso all’espatrio del minore a tempo indeterminato e per motivi familiari.
Il documento dovrà essere sottoscritto presso la rappresentanza diplomatico-consolare italiana e apostillato o legalizzato, tradotto in italiano come nel caso dei certificati di matrimonio e/o nascita.

Come richiedere il visto per motivi familiari in caso di ricongiungimento dei genitori propri o del coniuge
Nel caso di ricongiungimento dei genitori propri o del coniuge, è necessario produrre il certificato di nascita del coniuge straniero nel quale risulta che effettivamente sono i genitori.
Se i certificati sono emessi all’estero vanno sempre apostillati o legalizzati, tradotti in italiano dalla rappresentanza diplomatica italiana nel paese che ha emesso il documento.
Visto per motivi familiari: Ingresso in Italia
Entrati in Italia i familiari al seguito possono richiedere il permesso di soggiorno UE per coesione con cittadino comunitario / italiano presso la Questura della città di dimora.
Alla richiesta è necessario allegare una marca da bollo di € 16,00 più tutta la documentazione che si è presentata per il visto in originale e fotocopia.
Il permesso di soggiorno UE ha una validità di 5 anni dalla data di rilascio.
Dopo il rilascio è possibile assentarsi dal territorio italiano per un massimo di 12 mesi senza che ciò implichi la revoca del titolo di soggiorno.
Ingresso in italia per motivi familiari in caso di cittadino extracomunitario che ha ottenuto il nulla osta all’ingresso in italia per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo, carta blu, art. 27, studio.
Nel caso in cui un cittadino extracomunitario ottenga il Nulla Osta all’ingresso in Italia per motivi di lavoro, subordinato, lavoro autonomo, carta blu UE, art. 27 TUI o studio, può fare ingresso in Italia anche col proprio nucleo familiare attraverso la procedura del familiare al seguito sviluppata in prefettura.
Modalità di richiesta:
- Raccolta di tutta la documentazione utilizzata per il nulla osta del familiare in forza del quale si chiede l’ingresso;
- Registrazione del nominativo del soggetto che richiede il familiare al seguito sul portale del Ministero dell’Interno;
- Compilazione Modello T ;
- Attesa convocazione da parte dello Sportello Unico Immigrazione per la consegna della documentazione cartacea;
- Rilascio da parte dello Sportello Unico Immigrazione del Nulla Osta all’ingresso in Italia per familiare al seguito;
- Spedizione del Nulla Osta al familiare che si vuole far entrare in Italia;
- Il familiare si reca in ambasciata/consolato italiano nel paese di origine per la richiesta del visto allegando: nulla osta, passaporto, certificato che attesta il rapporto di parentela;
- Una volta ottenuto il visto per familiare al seguito della durata di 1 anno, lo straniero potrà fare ingresso in Italia
- Chi è titolare dell’immobile in cui viene data ospitalità dovrà effettuare la comunicazione di ospitalità/cessione di fabbricato entro 48h dall’inizio dell’ospitalità
- Entro 8 giorni dall’ingresso in Italia il familiare dovrà recarsi in prefettura (Sportello Unico Immigrazione che ha rilasciato il nulla osta) al fine di procedere con il kit da spedire all’ufficio postale e ottenere, dopo convocazione e foto-segnalamento da parte della questura competente il permesso di soggiorno per motivi di famiglia.
