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Quali sono i requisiti per il ricongiungimento familiare?

Come ottenere il ricongiungimento familiare

Il ricongiungimento familiare è una pratica che permette a un cittadino extra europeo, che risiede in Italia, di permettere a un suo familiare di entrare nel nostro paese pur essendo domiciliato altrove e permanere, a patto che il richiedente abbia un permesso di soggiorno di durata superiore a un anno.

In questo articolo vedremo nel dettaglio quali sono i requisiti e i documenti che vengono richiesti per eseguire una pratica di questo genere e chi tra gli stranieri che risiedono sul suolo italiano ha la possibilità di far venire uno più parenti per motivi personali o lavorativi.
Per facilitare un iter piuttosto complesso e articolato, sarebbe utile rivolgersi a un esperto del settore o a uno studio competente, solitamente un avvocato specializzato in immigrazione che può rendere la procedura decisamente più agevole e soprattutto impedire gli intoppi che impediscono l’ingresso del familiare per diverso tempo.

Avrai la possibilità di consegnare tutta la documentazione necessaria nelle mani di chi segue situazioni di questo genere ogni giorno, conosce la normativa alla perfezione e tutti i suoi cambianti, così da poter vivere la propria esperienza temporanea o continuativa in Italia senza stress e nell’ambito della legalità.

Servizi per Migranti Roma ti offre assistenza nello svolgimento delle pratiche e assistenza in tutta la documentazione da produrre.

È difficile e complicato avere a che fare con la burocrazia italiana per questo ci siamo qui noi, per aiutarti e guidarti passo passo nel percorso per ottenere ciò di cui hai bisogno.

Pensiamo a tutto noi

Che tipo di permesso di soggiorno è necessario?

Il primo passo da compiere per poter richiedere un documento di questo genere come l’autorizzazione alla permanenza di un familiare è possedere ed esibire il proprio permesso di soggiorno.

Questo deve essere quello accettato dalla normativa UE per coloro che soggiornano per lunghi periodi, oppure un semplice permesso di soggiorno che abbia una scadenza superiore a un anno, rilasciato secondo le motivazioni previste dalla legge.

Queste sono un lavoro di tipo dipendente o autonomo, esigenze di tipo familiare come ad esempio la malattia di una persona cara, l’asilo o l’assistenza politica se si proviene da un paese soggetto alla guerra, motivi di studio certificati o addirittura di tipo religioso.
La casistica è quindi piuttosto ampia e sono molte le persone che possono decidere di trascorrere lunghi periodi all’interno del nostro paese, senza il timore di venire cacciati se la pratica è stata eseguita nella maniera corretta e seguita da un professionista del settore che sappia completare ogni passo.

Il suggerimento è comunque di consultare il Testo Unico dell’Immigrazione per verificare gli articoli che trattano questo argomento e capire come muoversi nella legislazione italiana.
Una volta ottenuto il permesso di soggiorno il richiedente potrà fare richiesta per l’entrata nel paese di un suo stretto familiare, portando però altra documentazione attestante la propria posizione sul territorio, così da mostrare una certa solidità abitativa e un lavoro stabile sia di tipo vincolato sia indipendente.

Qual è il reddito necessario per consentire il ricongiungimento familiare?

Per poter richiedere una pratica di ricongiungimento familiare, è necessario possedere un reddito minimo dimostrabile.
Questo è quantificato per l’anno 2022 in 6.079,45, che suddivisi nei 12 mesi corrispondono alla somma dell’assegno sociale.

Se a questo si aggiunge un lavoro pagato regolarmente, autonomo o dipendente, è molto più facile che la pratica venga presa in gestione ed evasa in tempi brevi, così da poter accogliere il parente che si vuole portare in Italia senza sottostare alle lungaggini dell’iter burocratico.
Se si desidera poi richiedere il ricongiungimento con due o più figli che hanno un’età inferiore ai 14 anni e quindi non hanno la possibilità di contribuire al bilancio familiare, l’importo deve essere doppio rispetto a quello dell’assegno sociale e attestarsi sui 12.158,90 euro annui per presentare la formalità.

La cifra aumenta ancora maggiormente se si aggiunge anche la moglie, arrivando a 15.198,62 euro annui per poter mantenere tutto il nucleo secondo i parametri economici stabiliti dalla legislazione vigente.
La tabella consultabile e suddivisa per numero di familiari accolti più figli minori arriva a richiedere fino a un massimo di 24.317,80 se si tratta di 3 componenti.

Gli unici esenti da questo vincolo sono gli stranieri che sono in Italia tramite sussidio o asilo politico, che non dovranno possedere alcun reddito minimo secondo la legge per l’immigrazione.
Nel caso in cui il reddito non sia sufficiente, sarà possibile integrarlo in vari modi, come ad esempio calcolando anche i premi produzione, gli assegni familiari o andando a sommare il reddito di tutte le persone che rientrano nel nucleo del richiedente, come se fosse un unico reddito a garanzia della permanenza del parente che giunge in Italia senza ancora un lavoro fisso.

In questo campo rientra tutta quella che viene definita la famiglia anagrafica, cioè anche il partner convivente e non solo i congiunti di sangue, così che sia possibile ampliare maggiormente il proprio margine di manovra.

L'idoneità alloggiativa: in cosa consiste

Per poter richiedere il ricongiungimento familiare, è necessario esibire un alloggio che possegga i corretti criteri igienico-sanitari e allo stesso tempo possegga l’idoneità abitativa.
Pertanto, è necessario mostrare un regolare contratto d’affitto presso il Comune di Residenza, dimostrando che è possibile ospitare anche solo temporaneamente i propri figli minori di 14 anni, la moglie o il marito e allo stesso tempo altri congiunti.

Secondo la legge, sono gli enti comunali che devono interessarsi a controllare che il domicilio sia idoneo alla pratica, facendo delle apposite ispezioni e richiedendo tutta la documentazione del caso qualora la ritenessero opportuno per approvare o meno la pratica.

Nel caso in cui il figlio con età minore di 14 anni fosse solo 1, non sarà necessario esibire alcuna documentazione di questo genere e non richiedere l’idoneità di alloggio, ma è sufficiente solo la conferma del proprietario della casa affinché all’interno soggiorni un’altra persona, da portare insieme al resto della documentazione con il modulo S1.

Il certificato di idoneità dell’alloggio scade?

Una volta ottenuta l’idoneità di alloggio, non dovrai preoccuparti di affrettare i tempi poiché questa non presenta alcuna scadenza e ha una validità superiore anche ai 6 mesi dalla data di compilazione.
Questo è utile nel caso in cui la pratica dovesse protrarsi per troppo tempo e si ricorresse a un avvocato esperto come quelli del nostro studio solo in una fase avanzata.

Per qualsiasi dubbio è possibile consultare la Circolare del Ministero dell’Interno del 13/04/2012, dove se afferma che se il documento ha valore di certificato e contiene il numero dei residenti, sarà necessario effettuare un’autodichiarazione che riporti i componenti dello stato di famiglia.

In questo modo sarà per la legislazione più semplice comprendere quante sono realmente le persone che vivono all’interno della casa ed eventualmente se è possibile ospitarne di nuove, compreso uno o più figli al di sotto dei 14 anni.

Il cittadino straniero può richiedere il ricongiungimento del familiare in un alloggio diverso da quello nel quale risiede?

La risposta a questa domanda che molti cittadini si pongono è si, poiché non esiste alcun vincolo che costringa lui e il familiare ricongiunto a soggiornare sotto lo stesso tetto.

Pertanto è possibile completare l’iter e provvedere a fornire al parente un alloggio che sia idoneo senza che questo debba vivere insieme, ma semplicemente permettendo alle autorità competenti di visitare il posto dove alloggerà per tutto il periodo della sua permanenza, che potrebbe essere solo temporanea oppure lunga se non permanente.

Valuta tutti i requisiti che l’abitazione deve possedere in caso di più figli minori al di sotto di 14 anni, come le garanzie igienico sanitarie minime e una metratura adeguata a ospitare tutti gli abitanti, sia quelli già presenti sia quelli che verranno.
Si tratta di un parametro cardine per quando riguarda il parere favorevole al riconoscimento familiare, senza il quale non è possibile procedere e avere il via libera delle autorità competenti.

É possibile cambiare alloggio dopo il rilascio del nulla-osta al ricongiungimento familiare?

Si tratta di una procedura consentita dalla legislazione, a patto che venga prodotta brevemente una nuova idoneità di alloggio per quanto concerne la nuova abitazione.
In caso contrario potrebbe essere revocato il permesso di soggiorno e tutto l’iter messo in discussione.

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